Château Clerc Milon – Pauillac AOC Grand Cru Classé 2010
€180.00
6 disponibili
| Annata | 2010 |
|---|---|
| Produttore | Château Clerc Milon |
| Denominazione | Pauillac AOC Grand Cru Classé |
| Vitigno | Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 36%, Cabernet Franc 11%, Petit Verdot 2%, Carménère 1% |
| Paese | Francia |
| Regione | Bordeaux |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 14.00% |
| Drinking Window | Da approcciare dal 2021 al 2035 e oltre. |
| Green | Sostenibile |
Gioiello incastonato tra i due mostri sacri di Pauillac, probabilmente il più famoso villaggio di Bordeaux: Château Lafite e Château Mouton Rothschild, la storia di Château Clerc Milon è legata ad entrambi, e alla eccellenza della denominazione.
Inizialmente Château Milon, parte della proprietà Lafite, viene venduta come “bene nazionale” ed acquistata nel 1789 dalla famiglia Clerc, che ne dà il nome. Eletto a Grand Cru Classé nella categorizzazione ufficiale del 1855, vive però un periodo di relativa scarsa notorietà, finché, ridotta ad appena 16 ettari dai 30 iniziali, viene acquistata dal Barone Philippe Rothschild, convinto della grande potenzialità del terroir della tenuta e delle potenzialità dei vini.
Oggi, tornata ad una produzione da 40 ettari vitati, Château Clerc Milon, con la sua etichetta inconfondibile, le caratteristiche uniche del suo terroir e lo stile delle più grandi Maisons della regione, è tra i vini più ricercati della denominazione.
Le vigne della proprietà crescono affacciate sul fiume Girone, con suoli di sabbia ghiaiosa, sopra una base ricca di argilla e limo, caratteristiche che donano a questi vini una particolare longevità. Le vigne hanno una media di oltre 50 anni, tra le più alte del Medoc, e per questo rappresentano una ricchezza anche dal punto di vista della varietà clonale.
L’annata 2010 è, con la precedente 2009, tra le più valutate tra le recenti vendemmie di Bordeaux: stagione secca e soleggiata con grande escursione termica prospettano personalità, freschezza e longevità per questi vini.
Un vino imponente che, a detta del critico Roger Voss, “conferma il suo posto nel firmamento dei grandi di Pauillac”: profondo, concentrato e intenso, con sentori di frutti neri maturi e cacao. Tannini decisi perfettamente integrati e ottima acidità e un lunghissimo finale. Sicuramente non un vino da approcciare giovane, ma perfetto per i lunghi invecchiamenti.
Da abbinare con preparazioni di selvaggina e volatili, perfetto per bilanciare i sentori di selvatico.
16-18 °C
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere
viticoltura integrata, attenzione all’ambiente, minimo uso di pesticidi.
Cantina strutturata su meccaniche di forza di gravità. Affinamento in legno (30% nuovo) per 14-18 mesi a seconda delle annate.
