Parusso – Barolo DOCG Bussia 2010
€95.00
7 disponibili
| Annata | 2010 |
|---|---|
| Produttore | Parusso |
| Denominazione | Barolo DOCG Bussia |
| Vitigno | Nebbiolo 100% |
| Paese | Italia |
| Regione | Piemonte |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 14.50% |
| Drinking Window | Pronto da bere ora, può vedere ancora evoluzione fino al 2030 e oltre. |
| Green | Sostenibile |
L’azienda Parusso, a Monforte d’Alba, ha fatto sua la missione di portare in bottiglia l’espressione di ogni singolo vigneto attraverso cura e attenzione in vigna e un accurato utilizzo del legno in cantina, per valorizzare le caratteristiche dei differenti suoli e esposizione. Armando Parusso, aveva iniziato ad imbottigliare i vini di proprietà, che erano da anni parte della tradizione famigiliare, ma l’azienda nasce ufficialmente solo nel 1990 dai giovani figli: Marco e Tiziana. Nel pieno della degli anni più vivaci della spinta di innovazione che investe la denominazione, i giovani produttori raccolgono tutte le informazioni a loro disposizione, per produrre Barolo che rispecchiassero la loro sensibilità e la loro generazione.
Il Bussia, uno dei tre cru in cui l’azienda possiede vigneti, è senza dubbio il più fine e elegante tra i Barolo prodotti: cresciuto a c.ca 300 mt. di altitudine, su suolo di arenarie, marne e limo, abbraccia la collina da sud-est a sud-ovest. 2010 è un’annata particolarmente fortunata per la zona: con una primavera fresca, caratterizzata da piogge frequenti, sfociata in una tardiva estate calda e luminosa, che ha dato il via ad un autunno secco e temperato. Questo ha permesso un lungo ciclo vegetativo per le viti, perfetto per il Nebbiolo, varietà dalla maturazione tarda, senza shock termici, con lo sviluppo di una buona acidità, e poi una maturazione completa nel primo autunno. Il 2010 è oggi tra le annate più valutate dai critici degli ultimi anni.
Eleganza e potenza si incontrano in questo vino, in pieno “stile Bussia”, a cui si unisce la firma del produttore che regala un vino ricco di note spezie, tabacco e tostatura, che bilanciano la profondità e dolcezza di frutti scuri e molto maturi.
Ottimo con selvaggina grande dalla cottura importante o con formaggi molto stagionati.
A piacere, può essere servito un po’ più fresco, 17-18°C o leggermente più morbido: 18-20°C.
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere
Lavoro su micro-parcellizzazione dei suoli. Uso di Humus e microrganismi organici, inerbimento tra i filari e erbe selezionate.
Macerazione piuttosto breve, fermentazione spontanea con lieviti indigeni in acciaio, poi affinamento in botti di rovere per minimo 18 mesi.
