Biondi-Santi – Brunello di Montalcino DOCG Tenuta “Greppo” 2008
€130.00
| Annata | 2008 |
|---|---|
| Produttore | Biondi-Santi |
| Denominazione | Brunello di Montalcino DOCG |
| Vitigno | Sangiovese 100% |
| Paese | Italia |
| Regione | Toscana |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 13.50% |
| Drinking Window | Da bere ora, fino al 2025 e oltre. |
Parlare di Brunello di Montalcino è parlare di Biondi-Santi. Santi, nota famiglia di medici, naturalisti, farmacisti, e professori universitari, fin da inizio ‘800 trova nella “Tenuta del Greppo”, azienda agricola di proprietà, il luogo perfetto per approfondire i loro interessi, in particolare nel campo della viticoltura e dell’enologia. I vini della zona di Montalcino sono riconosciuti fin dal medioevo, con il nome di Brunello dato al vitigno a bacca rossa lì coltivato: un particolare clone del vitigno Sangiovese, ma era un vino bianco dolce quello più apprezzato e riconosciuto a livello internazionale.
Gli studi di Clemente Santi a livello di viticoltura e di tecniche in cantina portano il loro vino al riconoscimento di “vino rosso scelto (brunello) del 1865” alla fiera di Montalcino del 1969 e il loro Moscatello venne premiato addirittura a Parigi nel 1867. Sono numerosi i produttori che in quel periodo aiutarono a individuare lo stile di quei vini detti “Brunello” e Clemente Santi è ad oggi riconosciuto come padre precursore della denominazione. Nello stesso periodo i viticoltori europei si trovano ad affrontare oidio, filossera e peronospera: Ferruccio Biondi-Santi (figlio di Jacopo Biondi e Caterina Santi, decide di unire i due cognomi come omaggio alla dinastia materna di viticoltori) inizia ad operare una metodica selezione massale del Sangiovese, andando a individuare i cloni più resistenti e creando innesti con viti americane e barbatelle selvatiche. Di qui, la scelta di vinificare il Sangiovese in purezza, con tecniche pensate per lunghi invecchiamenti, andando a definire il profilo del Brunello come lo conosciamo oggi. La fortuna di Biondi-Santi risiede anche, e soprattutto, nella lungimiranza dei suoi personaggi. Tancredi, figlio di Ferruccio, introduce il processo di “ricolmatura” delle vecchie riserve della casa, andando a stabilire l’importanza, ma anche la grandissima longevità, di queste bottiglie. Oggi la famiglia porta avanti le ricerche agricole e di vinificazione per proseguire la tradizione di famiglia, come un’ulteriore selezione massale delle viti selezionate da Ferruccio.
Le vigne della Tenuta del Greppo si trovano ad un’altitudine di 385-507 mt s.l.m., la scelta di queste altitudini e di terreni poveri di nutrienti e ricchi di scheletro, uniti alla forte escursione termica diurna e alla scelta di esposizioni sud-est e nord, sono ritenuti dall’azienda fondamentali per l’espressione ottimale di questo vitigno.
Aromaticità unita a longevità sono caratteri tipici dei vini dell’azienda e il 2008 è un’annata ritenuta da Franco Biondi-Santi tra quelle “eccezzionali”, in grado di mostrare tutte le potenzialità di questo vino.
Elegante e complesso, al naso si apre con un bouquet floreale, note speziate e frutti rossi.
In bocca, frutta rossa, sottobosco, tabacco e una delicata nota minerale di pietra focaia. Ottima acidità e tannini setosi con un lungo finale.
Perfetto da bere anche da solo, è ottimo con carni dalle lunghe cotture o con tagli importanti alla griglia o alla brace.
16-18 °C
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere.
Vigneti di oltre 15 anni di età.
Fermentazione in cemento o in tini. Affinamneto in botti di rovere di Slavonia per 36 mesi.
