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Bruno Rocca – Barbaresco DOCG Currà 2015

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Annata 2015
Produttore Bruno Rocca
Denominazione Barbaresco DOCG Currà
Vitigno Nebbiolo 100%
Paese Italia
Regione Piemonte
Formato 0,75 lt
Gradazione Alcolica 14.50%
Drinking Window Da lasciar invecchiare, perfetto 2025-2035.
Green Biologico

Approfondimenti

Per la famiglia Rocca, il Currà è (cit.) “la terra promessa”. Un cru, nel comune di Neive, su cui la proprietà ha investito fin dal 2012, per produrre, nel 2015, il primo Barbaresco con questa etichetta (dal 2012, in versione Riserva).
Questo tipo di sensibilità, sancita dalla frase “è la terra che firma i vini, non il produttore” è tipica dell’azienda, attiva fin dal 1978, ma tradizionalmente viticoltori fin dall’800. La famiglia ha sempre portato avanti una cultura del vino strettamente legata al rispetto per la natura, i suoli e le viti, di cui l’azienda ha addirittura un vero archivio schedato di cloni.
Currà è un cru particolare, dal momento che la sua posizione gli permette di beneficiare delle caratteristiche tipiche dei vini del comune di Neive, espressività e ricchezza, con quelli del Comune di Barbaresco: eleganza e profumi. Il suolo è ricco di componenti minerali, sabbia e calcare.


Note e abbinamenti
Un vino ampio, espressivo ed elegante, sentori freschi floreali e di piccoli frutti rossi, note di mineralità, con un tannino pronunciato ma ben bilanciato, per un lungo invecchiamento.
Perfetto con una bella grigliata mista di carne o una spadellata di funghi porcini.
Servizio
A piacere, può essere servito un po’ più fresco, 17-18°C o leggermente più morbido: 18-20°C.
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere
In vigna
Seguiamo un tipo di viticoltura semplice. Semplice perché il nostro obiettivo è quello di rispettare un ecosistema che già mantiene un equilibrio naturale, purché sia protetto dall’inquinamento e da altri fattori che alterano il suo ciclo naturale. Non usiamo fertilizzanti o trattamenti sintetici, solo rame e zolfo (quest’ultimo ottenuto da rocce sulfuree e non da petrolio raffinato) coadiuvati da sostanze organiche come l’aloe vera, le alghe brune, la propoli e la salvia. È stato dimostrato che questi prodotti forniscono un’immunità naturale contro gli insetti e le malattie. La tecnologia che usiamo nei vigneti utilizza l’equilibrio naturale esistente piuttosto che crearne uno nuovo. Usiamo dati meteorologici e comunicazione wireless per monitorare le condizioni di ogni vigneto in tempo reale. Prestiamo particolare attenzione alla concimazione delle nostre vigne. Siamo ciò che mangiamo, quindi siamo particolarmente attenti a ciò che le nostre piante assorbono. Il letame che usiamo per l’humus proviene da allevatori selezionati, locali e non industriali che operano secondo modalità che noi approviamo. Usiamo letame che ha almeno un anno e che è stato successivamente invecchiato per due anni sotto la paglia e trasformato dai lombrichi. È così che otteniamo un compost fatto di pura materia organica, senza aggiunte chimiche o sintetiche. Per rispettare e incoraggiare la biodiversità, seminiamo avena, orzo, grano saraceno e diverse specie di fiori selvatici tra le file. Questi aiutano a prevenire l’erosione del suolo e favoriscono la presenza di insetti benigni. Per combattere le tarme della vite abbiamo scelto metodi di confusione sessuale che utilizzano piccole strisce che rilasciano feromoni. Crediamo nel ciclo lunare per i nostri vigneti e lavori di cantina: vogliamo mantenere viva una tradizione che va avanti da generazioni, da nonno a nipote.

In cantina
Fermentazione in acciaio, affinamento in barrique per 12 mesi e poi botte grande per ulteriori 12 mesi, tutte di rovere francese.

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