Château Mouton Rothschild – Pauillac AOC 2022 – En Primeur
€1,090.00
6 disponibili
| Annata | 2022 – en primeur |
|---|---|
| Produttore | Château Mouton Rothschild |
| Denominazione | Pauillac AOC |
| Vitigno | Cabernet Sauvignon 90%, Merlot 9%, Petit Verdot 1% |
| Paese | Francia |
| Regione | Bordeaux |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 14% approx |
| Drinking Window | Da assaporare in tutta la sua evoluzione, dal 2025 al 2045 e oltre. |
| En Primeur | IL VINO NON E' ANCORA IN COMMERCIO, QUESTO E' UN PRE-ACQUISTO DEL PRODOTTO. LA BOTTIGLIA SARA' CONSEGNATA ALL'INDIRIZZO DEFINITO IN FASE DI ACQUISTO, NON APPENA SARA' SUL MERCATO. |
L’annata 2019 a Bordeaux è stata oggetto di immediata e critica attenzione da parte della stampa internazionale. Un’annata non facile, è stata però magistralmente gestita dai grandi Château. Dopo una primavera difficile, Giugno dà il via ad una stagione calda, permettendo piena maturazione del frutto, nonostante qualche temporale in Luglio, ben gestito soprattutto dai suoli più ricchi di ciottoli. Nuove pioggie nell’autunno hanno permesso di abbassare le temperature e attendere il periodo giusto per la vendemmia.
Château Mouton Rothschild è senza alcun dubbio una delle istituzioni del Medoc e del Pauillac, tra le appellazioni più importanti di Bordeaux.
La sua storia è legata a quella della famosa famiglia Rothschild, nobile discendenza inglese di banhieri e imprenditori, e viene acquisito nel 1853 dal Barone Nathaniel, che combina il proprio cognome con l’originale nome dei possedimenti, dandone il titolo attuale. I figli, tuttavia, e gli altri rami della famiglia sembrano poco interessati a questo investimento francese e la proprietà non riceve particolari attenzioni fino all’entrata in scena del nipote: il Barone Philippe de Rothschild, oggi famoso personaggio storico nel mondo del vino internazionale. Pilota d’auto professionista, sceneggiatore e amante delle arti, il Barone riconosce immediatamente le potenzialità uniche della tenuta e vi si dedica con passione, rendendola l’eccellenza che è oggi. Decide innanzitutto, in forte controtendenza con l’uso del periodo, di sospendere la vendita di vino sfuso e di imbottigliare e etichettare i vini direttamente in cantina (con necessarie modifiche alla struttura degli edifici). Commissiona la prima etichetta disegnata da un artista, sebbene anche questa scelta precorra un po’ troppo i tempi e l’idea non venga ripetuta. Prosegue inoltre con la valorizzazione della regione nel suo insieme, iniziando un’opera di acquisizione di tenute vicine (tra cui Clerc Milon e Lafite), una distribuzione, che prosegue ancora oggi e numerose altre iniziative.
Nel frattempo, i vini dello Château si impongono come modello di qualità della regione: il Barone riesce a ricevere il riconoscimento per la sua tenuta di “Premier Cru Classé” (o Frist Growth in Bordeaux), che gli era stato negato nel 1855 e, nel 2006, per un’asta Christie, diventano le bottiglie più costose al mondo.
A oltre 40 anni dalla sua scomparsa, prima la figlia e poi i nipoti proseguono la tradizione.
I terreni sono situati sulla sommità di una “piccola collina” (“Mouton” appunto dal francese antico “motte”) che riceve l’influenza del fiume Gironde, mantenendo però una posizione elevata. I suoli, come tipico della regione, sono ricchi di ghiaia e estremamente drenanti.
IL VINO NON E’ ANCORA IN COMMERCIO, QUESTO E’ UN PRE-ACQUISTO DEL PRODOTTO. LA BOTTIGLIA SARA’ CONSEGNATA ALL’INDIRIZZO DEFINITO IN FASE DI ACQUISTO, NON APPENA SARA’ SUL MERCATO (Metà 2022).
L’ETICHETTA DI QUESTO VINO CAMBIA OGNI ANNO. PERTANTO, L’ETICHETTA QUI VISIBILE E’ DEL TUTTO INDICATIVA.
Un vino vibrante, che unisce eleganza e potenza, purezza di frutto e un ventaglio di note terziarie.
Perfetto da bere da solo o da abbinare con un piatto di carne dalla preparazione complessa o un buffet di formaggi stagionati.
16 °C
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere
Vendemmia manuale.
20 mesi in legno
