Mastrojanni – Toscana IGT San Pio 2015
€33.30
18 disponibili
| Annata | 2015 |
|---|---|
| Produttore | Mastrojanni |
| Denominazione | Toscana IGT |
| Vitigno | Cabernet Sauvignon 80%, Sangiovese 20% |
| Paese | Italia |
| Regione | Toscana |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 15.00% |
| Drinking Window | Da bere ora, fino al 2025. |
| Green | Sostenibile |
E’ il 1975 quando l’avvocato romano Gabriele Mastrojanni decide di investire nella produzione di vino, e di farlo nelle terre del Montalcino, allora ancora lontane dall’essere quel punto di riferimento per il vino italiano e internazionale che sono oggi. A Castelnuovo dell’Abate, vicino al confine più a sud della denominazione, segnato dal fiume Orcia, Gabriele Mastrojanni acquista le tenute San Pio e Loreto e inizia il suo studio del vitigno Sangiovese (grosso, tradizionalmente chiamato Brunello), dei terroirs della tenuta e della vinificazione.
All’inizio degli anni ’90 entrano in azienda due importanti figure: l’agronomo e direttore Andrea Marchetti e l’enologo Maurizio Castelli, che hanno contribuito a rendere l’azienda, oggi, una delle più interessanti e rinomate dell’area, tanto da aver attirato l’attenzione della famiglia Illy, che ha acquisito la proprietà nel 2008 rendendola parte del Gruppo, a fianco delle altre importanti aziende nell’ambito alimentare.
I terreni dell’azienda sono caratterizzati da terreni più argillosi, ricchi di tufo e arenarie, a sud-est, più ricco di sedimenti del fiume, limo e ciottoli a sud-ovest. L’altitudine, tra i 300 e i 400 mt. s.l.m. permette una buona escursione termica e la vicinanza con il monte Amiata garantisce buona freschezza di notte e protezione dagli eventi atmosferici.
San Pio è l’unico vino dell’azienda prodotto da vitigni internazionali assemblati con il Sangiovese e rappresenta lo spirito più aperto e sperimentatore dell’azienda che, giovane per nascita, si impegna da un lato a seguire con attenzione le orme della tradizione con i suoi Brunello di Montalcino, anche da singole parcelle, e il Cigliegiolo, dall’altra, cerca la modernità e la sperimentazione con mente aperta e con l’obiettivo, alla fine, della più alta qualità.
Attacco di frutto maturo e confetture, si apre su sentori terziari di spezie dolci, sottobosco, un ricordo di legno.
In bocca buoni tannini, trama elegane e un ritorno su note balsamiche fresche, per un lungo finale.
Da abbinare con selvaggina piccola o con carne di maiale.
16-18 °C
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere.
Pratiche di agricoltura sostenibile e limitati interventi.
Fermentazione in vasche di cemento, affinamento in barriques e tonneau per 18 mesi. Successivo passaggio in bottiglia di almeno 6 mesi.
