Prunotto – Barolo DOCG Riserva Bussia Vigna Colonnello 2008
€125.00
6 disponibili
| Annata | 2008 |
|---|---|
| Produttore | Prunotto |
| Denominazione | Barolo DOCG Riserva Bussia |
| Vitigno | Nebbiolo 100% |
| Paese | Italia |
| Regione | Piemonte |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 14.00% |
| Drinking Window | Secondo le indicazioni della critica e giornalista Kerin O'Keefe, questo vino è perfetto da ora al 2048! |
| Green | Sostenibile |
L’azienda Prunotto è una delle rare occasioni in cui i numerosi passaggi di proprietà non provocano cambiamenti sostanziali nei vini, che anzi, nonostante i cambiamenti storici, mantengono sempre la loro firma personale.
Il progetto nasce nel 1904 come “Cantina Sociale”, con conferimenti di grandi e piccoli produttori locali. Presto però, a causa di difficoltà economiche, l’attività viene liquidata. E’ a questo punto che Alfredo Prunotto, tra i fondatori del progetto, con la moglie Luigina, decide di rilevare la proprietà dandole il suo cognome, rendendola famosa e portando in tutto il mondo i nomi del Barolo e del Barbaresco.
Nel 1959, Alfredo Prunotto decide di ritirarsi dall’attività e lascia la proprietà all’amico e famoso enotecnico Beppe Colla, già enologo presso Gancia e con una propria produzione. Costui forte della sua esperienza nel settore, si impegna nel progetto di individuare le vigne e parcelle che possano esprimere al meglio i vitigni e denominazioni.
Grazie a questa missione, nel 1961, viene prodotto il primo Bussia Vigna Colonnello, da un singolo ettaro a Monforte di viti di 35-40 anni al momento di questa vendemmia, nella vigna più anticamente nota del famoso cru. Qui, i suoli di antica formazione in ere geologiche diverse, Tortoniana e Elveziana, che caratterizzano la zona Barolo, si uniscono donando dei vini che riescono ad integrare le caratteristiche di entrambi, rendendo quest’area un “unicum” del tutto particolare all’interno del cru Bussia e dell’intera denominazione del Barolo. La vigna, situata a sud-ovest, ovest a 300 mt. s.l.m., con suoli ricchi di argilla e di limo e sabbia, è dal 1994 di proprietà dell’azienda. In quell’anno, infatti, Beppe Colla e il fratello si ritirano a loro volta per gestire l’azienda di famiglia, cedendo la produzione alla famiglia toscana Antinori, grandi produttori di vino, che raccolgono la lunga eredità, con l’intento di proseguirne lo studio dei terroir e la migliore espressione dei vitigni tipici del territorio.
Per la presenza di suoli di composizione sia “Tortoniana” sia “Elveziana”, tipicamente distinti e caratterizzati nell’area, si dice che questo vino raccolga entrambe le caratteristiche: quella di finezza e eleganza dei primi, e quella di struttura, potenza e longevità dei secondi. Fiori, frutti rossi surmaturi e note balsamiche e speziate, uniti da tannini piacevoli e definiti e da una buona acidità.
Questo vino è perfetto con un piatto di selvaggina o con formaggi stagionati e speziati.
A piacere, può essere servito un po’ più fresco, 17-18°C o leggermente più morbido: 18-20°C.
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere
L’azienda non segue una specifica regolamentazione. E’ attenta a processi di viticoltura sostenibile e ha condotto, negli anni, studi in merito ai cloni e alle caratteristiche del suolo.
Fermentazione con i raspi (parzialmente) in acciaio, poi affinamento in botti di rovere francese per 24 mesi e altri 12 mesi in acciaio.
