Scopri cosa è stato inviato ai nostri soci nella CLUB-BOX Enthusiast e Connoisseur_ Primavera 2022.
CLUB-BOX Connoisseur _ Primavera 2022
Ci sono vini che non hanno bisogno di presentazioni. Qui la nostra selezione d’eccellenza per i “Connoisseurs” del San Maurizio Wine Club:
Petrolo, Galatrona 2019
Coppo, Nizza Pontiselli 2017
Nervi – Conterno, Gattinara Vigna Molsino 2016
Tenuta Luce, Luce, 1995
Ceretto, Barbaresco Bricco Asili 1990
David Duband, Gevrey-Chambertin 2009
La selezione CLUB-BOX Connoisseur – Primavera 2022
CLUB-BOX Enthusiast _ Primavera 2022
Valtriversa, Clandestino 2019
“Valtriversa è il nome della nostra cantina e della nostra terra, abbiamo scelto di essere ambasciatori del nostro territorio, delle nostre tradizioni, della lunga storia delle nostre colline.
La Valtriversa si trova al confine sud-ovest del Basso Monferrato Astigiano e si compone di un ristretto gruppo di paesi e frazioni. Dal punto di vista geologico, la sua storia si colloca nel periodo Villafranchiano, tra 2 e 4 milioni di anni fa, durante il quale affiorarono i sedimenti marini. La zona è ricca di silenziosi testimoni di questo tempo, dalle piccole conchiglie ai grandi fossili dei mammiferi preistorici. Una terra sabbiosa, ricca di vita, impreziosita dall’elemento più importante: l’acqua. In questo ambiente così particolare, abbiamo deciso di coltivare due uve che si integrassero perfettamente con quello che il suolo offre: la varietà Verdejo, e la Barbera.
Tutto questo è accaduto grazie alla nostra amicizia, nata tra biciclette con le rotelle e avventure tra le colline della Valtriversa, sempre in cerca di feste di paese e balli a palchetto. Nel mondo del vino abbiamo percorso strade diverse: Matteo e Gianpiero tra vigne e botti, Matteo in giro per il mondo a far conoscere il vino. Abbiamo incrociato i nostri destini per coltivare l’amicizia e rincorrere un sogno in comune: far riscoprire il nostro territorio, e farlo con i nostri vini.”
Matteo Toso
Scheda Clandestino
Vitigno: Verdejo
Produzione annua: sempre troppo poca
Resa: 1 pianta = 1 bottiglia
Stile: bianco secco dal carattere fruttato e sapido
Ispirazione: il buonumore
Erpacrife, Metodo Classico Dosaggio Zero, Rosato Autoctono
Il Progetto Erpacrife festeggia i suoi 20 anni, e noi siamo lieti di festeggiarlo con loro e con tutti i soci del San Maurizio Wine Club!
Le uve provengono da una vigna a Madonna di Como (sotto il Comune di Alba), a 550 mt. s.l.m. Le uve vengono vendemmiate un mese prima rispetto alla raccolta delle uve per i rossi. Grazie alla lieve macerazione e alla ricchezza di tannini che caratterizza il vitigno Nebbiolo, il vino risulta di colore rosato. Non viene aggiunto alcun dosaggio alla cuvée al momento della sboccatura, per non alterare in alcun modo l’originalità del vino base. Secondo i produttori “è il negativo fotografico del Nebbiolo, il bianco su nero che crea un rosato unico.
Scopri la storia del progetto Erpacrife nel nostro blog.
Petrolo, Bòggina A 2019
La Tenuta Petrolo, nel Val d’Arno di Sopra, faceva parte dell’antico feudo medioevale di “Galatrona”, di cui esiste ancora la torre innalzata su basi di epoca romana. Negli anni 80, i proprietari, la Famiglia Bazzocchi, hanno intrapreso una svolta produttiva basata esclusivamente sulla ricerca estrema della qualità, con l’identificazione e sulla cura personalizzata dei differenti micro-terroir delle vigne di proprietà. Dal 2004, l’azienda si è completamente votata a pratiche naturali e sostenibili, in vigna come in cantina.
Bòggina è il vigneto storico dell’azienda, impiantato per la prima volta a Sangiovese nel 1947. Le vigne sono state negli anni ripiantate con una scrupolosa selezione massale dei cloni originali. Il vino, Sangiovese 100%, viene prodotto in anfore di terracotta, con fermentazione spontanea, lieviti autoctoni e un prolungato contatto con le bucce, che permette l’aggiunta di pochissimi solfiti.
vigneti in Toscana
Gillardi, Harys 2019
“È il primo Syrah in purezza piemontese. Il nome Harys è l’anagramma al contrario del vitigno. L’etichetta cambia colore di anno in anno: ora è soltanto più un gioco, ma agli esordi (inizio anni ’90) era stata una scelta tecnica (essendo allora un “vino da tavola”, l’annata in etichetta non era contemplata e così il colore fungeva da identificativo del millesimo).
Un grande vino di Langa, che esula però dai vitigni tradizionali piemontesi. Ricchezza e intensità di colori e profumi, spezie e frutta a bacca rossa, carnoso ma al contempo elegantissimo.”
Giacolino Gillardi
Anno dopo anno, la vostra collezione si arricchirà di una palette invidiabile di colori e di qualità.
Scopri la storia della cantina Gillardi nel nostro Blog!
Paitin, Barbaresco Basarin 2018
Una vera anteprima: prima annata di produzione per questo vino, dalle mani di una cantina che trasforma tutto quello che tocca in un’opera d’arte.
“Basarin la prima volta che lo abbiamo provato ci ha dato quell’impressione che si ha quando in una mattina d’estate si apre una finestra in una casa di campagna: una sensazione fresca, di fiori e di erbe vibrante, energica e penetrante. Ci vorrà tempo per scoprire come questa giornata proseguirà.”
Luca Pasquero Elia
Marco Marengo, Barolo Brunate 2012
Questo vino è stato selezionato direttamente dalla cantina storica del San Maurizio da Andrea Alciati (Guido da Costigliole), scelto appositamente tra i suoi vini del cuore, da condividere con i soci del Wine Club.
Un’occasione doppia: quella di assaggiare (e collezionare) un Barolo con qualche anno in più, da uno dei “cru” più affascinanti di La Morra, Brunate, e quella di scoprire un produttore eccezionale, Marco Marengo, una piccola realtà famigliare che del motto “qualità più che quantità” ha fatto una vera filosofia. Una delle cantine che ancora riescono a restare “fuori dai radar” in questa zona, anche per la scelta produttiva: poche varietà, quelle tipiche del territorio, e solo 6.000 bottiglie di questo vino, il vero cavallo di battaglia dell’azienda.
La MgA Brunate si trova sul confine tra La Morra e Barolo ed è menzionata per la sua vocazione alla viticoltura già negli scritti dell”800. I suoli ricchi di Marne di Sant’Agata fossili, sedimenti calcarei e argilla, e l’importante escursione termica donano vini ricchi tanto in profumi quanto in corpo, mantenendo l’eleganza tipica di questi suoli. Non per nulla, oggi questo cru è coltivato da alcuni dei più storici produttori della zona.
La selezione CLUB-BOX Enthusiast – Primavera 2022