Ecco cosa hanno ricevuto i soci “Connoisseur” del San Maurizio Wine Club nella Box di questa primavera 2024!
Nervi/Conterno, Jefferson
La cantina Nervi è l’interprete storica del Nebbiolo (qui chiamato Spanna) nella zona di Gattinara, che dà il nome al vino e dove la coltivazione della vite è testimoniata fin dal II secolo a.C.. La storia della cantina inizia nel 1906, quando Luigi Nervi fonda l’azienda e inizia il lavoro di commercializzazione di questo vino, anche a livello internazionale, e di valorizzazione e riconoscimento della DOCG nel 1991. Dopo alcuni passaggi di proprietà, Roberto Conterno, titolare della famosa Giacomo Conterno, produttrice di uno dei Barolo più ricercati sul mercato, che già da qualche anno collaborava con Nervi, decise di acquistare la cantina, aprendo un nuovo percorso per questa storica realtà. Il 2016 è la prima annata sotto la cura di Roberto Conterno, nell’ambito del passaggio di proprietà della cantina.
Roberto Conterno ha sperimentato per oltre 20 anni il Nebbiolo nella sua versione spumantizzata, metodo classico, ma ha deciso di non aggiungerlo mai alla collezione della cantina di Barolo. Quando ha avuto la possibilità di lavorare nella regione di Gattinara, ha trovato l’abito perfetto per produrre finalmente uno spumante con questa varietà.
Falkenstein, Weissburgunder Phileo 2018
La rinomata cantina Falkenstein, di proprietà della famiglia Pratzner da 400 anni, è situata sulla sinistra orografica della Val Venosta, sulla cosiddetta Rocca del Falco. L’azienda si trova vicino al Sonnenberg e si estende con i suoi 12 ettari di vigneti su una collina soleggiata a 650 metri sul livello del mare. Il clima particolare, con giornate calde e notti fresche, si presta perfettamente alla coltivazione delle varietà locali, tra cui il Weissburgunder (Pinot bianco) e il Riesling. Nel 1995 Bernadette e Franz Pratzner hanno deciso di dedicarsi esclusivamente alla viticoltura, nonostante le difficoltà di un clima quasi proibitivo e di un terreno roccioso con pendii vertiginosi.
Il Phileo Weissburgunder è un nuovo progetto, con prima annata 2016, nato da una selezione dei migliori vitigni di Pinot Bianco. Il nome “phileo” deriva da Filomena, un omaggio alla madre di Franz, l’attuale proprietario.
Valle Reale, Trebbiano d’Abruzzo 2013
Valle Reale è prima di tutto un progetto. Nasce nel 1998 quando la famiglia Pizzolo, di origine veneta, proprietaria di una tenuta nei pressi del comune di Popoli, sull’Appennino abruzzese, alle sorgenti del fiume Pescara che sfocia nel mare Adriatico vicino all’omonima città.
La posizione, incastonata tra tre diversi parchi naturali, su un altopiano esposto a sud-est, abbracciato dalle montagne, rende questo luogo speciale e isolato e storicamente vocato alla viticoltura, poiché sono state trovate tracce di questa attività risalenti al Medioevo. Ed è proprio alla scoperta di questa storia, da tempo abbandonata, che la proprietà ha deciso di recuperare un vecchio vigneto di Montepulciano, con uno studio sostenuto dall’Università di Milano. La sperimentazione porterà Leonardo Pizzolo a dedicarsi alla produzione e all’imbottigliamento di vini provenienti da questi territori, sotto il nome di Valle Reale, con la decisione di dedicare a questi terreni le migliori cure: con una parcellizzazione in veri e propri “crus” e un attento studio dei lieviti indigeni, per permettere al terreno e alle varietà di esprimersi al meglio.
Petrolo, Galatrona 2021
Galatrona è il “Gran-Cru” di Merlot di Petrolo, prodotto solo con le uve dell’omonimo vigneto impiantato tra la fine degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 con cloni bordolesi di bassa vigoria. Il particolare terreno, ricco di argilla in combinazione con scisti, marne e arenarie, permette la concentrazione di tutte le componenti nobili dell’uva, fondamentali per la grande struttura, eleganza, equilibrio e persistenza volute per questo vino.
Altitudine 300 m s.l.m. Esposizione sud-est. Situata ai confini sud-orientali delle Colline del Chianti, nella DOC Val d’Arno di Sopra. L’argilla aiuta a mantenere l’umidità nel terreno, di cui il merlot ha un maggiore bisogno nelle calde e secche estati toscane. La combinazione di pietre, scisti e argilla è tra gli elementi che permettono a Galatrona di produrre un vino elegante e corposo anche in quelle che sono considerate annate minori.
Il Bosco, Cortona Syrah 2006
Tenimenti d’Alessandro si trova a Cortona, in provincia di Arezzo, nella Toscana meridionale al confine con l’Abruzzo. All’epoca la zona era quasi del tutto sconosciuta al mondo per i suoi vini. Grazie all’ambizione e alla passione della famiglia d’Alessandro e a una serie di interessati, esperti studiosi ed enologi, oggi i vini di questa zona, e di questa particolare Tenuta, hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo.
La famiglia d’Alessandro acquistò la Fattoria di Manzano nel 1967, ma fu solo alla fine degli anni ’80 che, grazie al supporto del luminare del vino Attilio Scienza, venne impiantato il primo vigneto di Syrah. Gli studi hanno dimostrato che si trattava della varietà più adatta a questo specifico territorio. Il Bosco è prodotto con sole uve Syrah selezionate, appunto, dalle parti migliori di due vigneti collinari piantati nel 1995 e nel 1999. Molto intenso, limpido e concentrato; trama complessa e terrosa di caffè macinato, fava di cacao (moka), scatola di sigari toscani in legno, menta fresca; frutti rossi ed erbe e fiori mediterranei.
Sandrone Luciano, Barolo Sibi et Paucis 2010
Come spiegano Barbara e la famiglia Sandrone:
“Ogni anno abbiamo scelto di mettere da parte una piccola parte della nostra produzione di vini a base Nebbiolo – alcune bottiglie di Cannubi Boschis, Le Vigne e Valmaggiore. A questi dedichiamo un invecchiamento più lungo: 10 anni dopo l’annata per il Barolo e 6 anni per il Valmaggiore. Li conserviamo nella nostra enoteca, dove sono tenuti in condizioni perfette per il riposo, l’affinamento e la lenta marcia verso la maturità. Il nostro sigillo sulle etichette identifica queste specifiche bottiglie e il loro percorso iniziato sotto terra nelle nostre cantine. sibi et paucis rappresenta il trascorrere dei giorni, l’arte dell’attesa e il piacere del passato reso presente: un’intuizione che riflette i cicli dell’umanità e del vino. Tutto scorre. La pazienza è fluida e armoniosa; il suo risultato si trasforma e arriva in nuove forme.”
E le sorprese non sono finite! Qui sotto, le bottiglie ricevute dai soci “Enthusiast”