Azienda Rabajà di Bruno Rocca – Barbaresco DOCG Rabajà 2022 – En Primeur
€95.00
| Annata | 2022 – en primeur |
|---|---|
| Produttore | Azienda Rabajà di Bruno Rocca |
| Denominazione | Barbaresco DOCG Rabajà |
| Vitigno | Nebbiolo 100% |
| Paese | Italia |
| Regione | Piemonte |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 14.50% |
| Drinking Window | La nostra filisofia è quella di produrre vini senza una vera e propria "data di scandenza" infatti utilizziamo esclusivamnete tappi di sughero naturale che permettano al vino di "respirare". Ovviame |
| Green | Biologico |
| En Primeur | IL VINO NON E' ANCORA IN COMMERCIO, QUESTO E' UN PRE-ACQUISTO DEL PRODOTTO. LA BOTTIGLIA SARA' CONSEGNATA ALL'INDIRIZZO DEFINITO IN FASE DI ACQUISTO, NON APPENA SARA' SUL MERCATO. |
Il Barbaresco Rabajà è prodotto con uve provenienti dal Cru Rabajà, nel comune di Barbaresco. Il terreno è misto argilloso-tufaceo con marne e calcare, il vigneto si affaccia a sud-ovest. L’età media delle viti è di circa 50-60 anni.
Il 2019 inizia mite, “ più autunnale che invernale”, avaro di precipitazioni sia nevose che piovose, e giunge fino a marzo con temperature superiori e piogge inferiori alle medie stagionali. Aprile ha riportato la vera primavera, variabile, con le piogge necessarie alla campagna, che hanno rallentano la fenologia della vite ritardando i normali lavori in vigneto. Questa condizione climatica è continuata fino a tutto maggio con diversi giorni di pioggia che hanno reso complessa la gestione del vigneto (come nel 2018, ma che non ci hanno creato apprensioni): sicuramente ha provocato una certa eterogeneità tra i differenti vigneti. Giugno è stato un mese tra i più caldi dell’ultimo decennio, simile per temperature a quello del 2003, con un episodio unico nel suo genere nell’ultima settimana del mese con una fase di caldo e temperature massime di poco sotto dei 40° C. Luglio è stato invece a doppia velocità, con due perturbazioni che hanno portato pioggia e temperature più fresche per il periodo. Come spesso accade il periodo decisivo si restringe ai mesi finali di agosto e settembre, e quest’anno anche di inizio ottobre. Ad agosto era evidente che l’epoca della raccolta sarebbe avvenuta in un periodo più tradizionale: il mese è stato nella media e con una breve pioggia, mentre settembre ha portato nuove precipitazioni seppur in singoli giorni, con un carattere estivo e forti sbalzi termici molto favorevoli alla qualità delle uve sia in termini sanitari che in termini qualitativi con giornate di sole e calde, temperature massime fino a 29-30°C e temperature minime intorno ai 10° C. Con la fine del mese di settembre e l’inizio di Ottobre, si sono portati a casa i Nebbioli, con una raccolta differenziata tra i diversi vigneti, che si presenta molto buona, con un quadro acido presente, una complessità fenolica virtuosa e gradazioni alcoliche che si attestano su valori non estremi
IL VINO NON E’ ANCORA IN COMMERCIO, QUESTO E’ UN PRE-ACQUISTO DEL PRODOTTO. LA BOTTIGLIA SARA’ CONSEGNATA ALL’INDIRIZZO DEFINITO IN FASE DI ACQUISTO, NON APPENA SARA’ SUL MERCATO (Autunno 2021).
Profumo: avvolge l’olfatto con sentori floreali (rosa canina e viola), poi frutta rossa (lampone, ciliegia, amarena). Sapore: tannini morbidi, elegante soprattutto nell’aroma, in cui richiama sentori già riscontrabili all’olfatto. Abbinamenti: carni rosse o secondi importanti: arrosto , brasato ecc , selvaggina, tartufo bianco , formaggi stagionati.
16-18°C
Seguiamo un tipo di viticoltura semplice. Semplice perché il nostro obiettivo è quello di rispettare un ecosistema che già mantiene un equilibrio naturale, purché sia protetto dall’inquinamento e da altri fattori che alterano il suo ciclo naturale. Non usiamo fertilizzanti o trattamenti sintetici, solo rame e zolfo (quest’ultimo ottenuto da rocce sulfuree e non da petrolio raffinato) coadiuvati da sostanze organiche come l’aloe vera, le alghe brune, la propoli e la salvia. È stato dimostrato che questi prodotti forniscono un’immunità naturale contro gli insetti e le malattie. La tecnologia che usiamo nei vigneti utilizza l’equilibrio naturale esistente piuttosto che crearne uno nuovo. Usiamo dati meteorologici e comunicazione wireless per monitorare le condizioni di ogni vigneto in tempo reale. Prestiamo particolare attenzione alla concimazione delle nostre vigne. Siamo ciò che mangiamo, quindi siamo particolarmente attenti a ciò che le nostre piante assorbono. Il letame che usiamo per l’humus proviene da allevatori selezionati, locali e non industriali che operano secondo modalità che noi approviamo. Usiamo letame che ha almeno un anno e che è stato successivamente invecchiato per due anni sotto la paglia e trasformato dai lombrichi. È così che otteniamo un compost fatto di pura materia organica, senza aggiunte chimiche o sintetiche. Per rispettare e incoraggiare la biodiversità, seminiamo avena, orzo, grano saraceno e diverse specie di fiori selvatici tra le file. Questi aiutano a prevenire l’erosione del suolo e favoriscono la presenza di insetti benigni. Per combattere le tarme della vite abbiamo scelto metodi di confusione sessuale che utilizzano piccole strisce che rilasciano feromoni. Crediamo nel ciclo lunare per i nostri vigneti e lavori di cantina: vogliamo mantenere viva una tradizione che va avanti da generazioni, da nonno a nipote.
Vinificazione: in acciaio inox per circa 20-25 giorni.
Maturazione: circa 12 mesi in barrique più circa 12 mesi in botte grande, tutte di rovere francese
