Ceretto – Barolo DOCG Bricco Asili 1990 e Barbaresco DOCG Bricco Asili Faset 1990 (2 bt.)
€500.00
| Annata | 1990 |
|---|---|
| Produttore | Ceretto |
| Denominazione | Barbaresco DOCG |
| Vitigno | Nebbiolo 100% |
| Paese | Italia |
| Regione | Piemonte |
| Formato | 0,75 lt |
| Gradazione Alcolica | 13,50% / 13,50% |
| Drinking Window | Da bere ora! Nelle annate migliori, questi Barbaresco raggiungono con eleganza i 30-35 anni di età e, in degustazioni "verticali" di Barbaresco dell'azienda, vini di 40 anni erano un'esperienza indi |
| Green | Biologico |
Bricco Asili è il nome dato dalla cantina Ceretto fin dai primi anni ’70 ai vini prodotti sulla sommità (Bricco) di quella che in seguito è stata classificata come MgA (cru) “Asili” (per questo motivo, attualmente il vino non può più essere chiamato per legge “Bricco” ma solo “Asili” come Menzione Geografica Aggiuntiva).
Uno dei “cru” più famosi nel comune di Barbaresco, Asili, situato in una vallata aperta sul corso del fiume Tanaro (la stessa di altre famose menzioni quali Rabajà e Pora). L’esposizione a Sud/Sud-OVest, l’altitudine di quasi 270mt s.l.m. e i terreni ricchi di marne grigie calcaree, poca argilla e microelementi donano ai Nebbiolo un’eleganza e una finezza inconfondibili.
Faset è una Menzione Geografica Aggiuntiva (sottozona) nel comune di Barbaresco e si trova esattamente a lato della Menzione Asili, verso il fiume Tanaro. L’esposizione è Sud-Ovest e l’altitudine fino a 270mt. proprio come il vicino Asili, mentre i terreni appaiono ricchi di marne calcaree di colore chiaro, con venature sabbiose e, come i terreni del vicino cru, ricchi di magnesio e manganese.
I vini che nascono da questo cru sono caratterizzati per un’ancor più spiccata finezza e colori chiari, anche grazie alla composizione sabbiosa del suolo.
Ceretto non produce più un Barbaresco con questo nome e Menzione Geografica. Si tratta quindi ormai di annate uniche nel loro genere.
La famiglia Ceretto comincia la sua avventura come commercianti di vino negli anni ’30. I fratelli Marcello e Bruno Ceretto, detti i “Barolo brothers”, negli anni ’60, decidono però di utilizzare la loro conoscenza per riuscire ad acquistare alcune tra le vigne più qualitative. In un periodo in cui i concetti di “cru” e “terroir” erano ancora lontani dalla comunicazione del vino piemontese, essere mercanti di vino significava avere accesso di prima mano a informazioni sui singoli appezzamenti e le loro caratteristiche.
Oggi, l’azienda si è ampliata con la nuova generazione e con i figli di Bruno e Marcello. L’ambizione è quella di comunicare l’eccellenza del territorio non solo attraverso il vino, ma attraverso l’arte, la cultura e la ristorazione.
Bricco Asili: Mentre i tannini risultano ormai delicatissimi, l’acidità ancora impressionante supporta i sapori articolati e evoluti di questo vino.
Rimangono presenti le caratteristiche che già avevano permesso di definire questo vino il migliore dell’annata tra la produzione dell’azienda: un colore acceso, note di bouquet floreale e un lunghissimo finale, che resta il grande ricordo di questa bottiglia.
Si abbina bene con piatti di carne gustosi e poco invadenti, come un agnello ben cotto, un vitello morbido o formaggi stagionati poco speziati.
Faset: Il Barbaresco “Faset” difficilmente si caratterizza per essere il vino più solido o potente, ma quest’annata è stata definita per la sua peculiare intensità in bocca, nonostante il colore meno carico del vicino Asili, merito anche del 1990 che in Barbaresco regala struttura e ampiezza.
Frutti maturi, aromi evoluti e complessi e un finale profondo e interessante.
Questo vino è perfetto per essere degustato accanto all’Asili della stessa annata, abbinato a una tenera carne rossa, cioccolato, o sorseggiato da solo.
A piacere, può essere servito un po’ più fresco, 17-18°C o leggermente più morbido: 18-20°C.
Si consiglia di aprire una o due ore prima del servizio, e lasciar aprire nel bicchiere
Fin da fine anni ’80 l’azienda si è interessata allo studio delle vigne. A cominciare dal 1990, Ceretto ha condotto una selezione massale sulle sue vigne. Nel 2015 ha ricevuto certificazione biologica e ha iniziato ad applicare principi di biodinamica con l’obiettivo di arrivare a coltivare tutte le vigne in questo modo.
Per un certo periodo a inizio anni Novanta, sotto l’influsso della moda del momento, Ceretto ha condotto macerazioni piuttosto corte. L’invecchiamento avveniva però come da tradizione in grandi botti di rovere.
